Da buon cristiano che crede, immagino quel preciso momento, quando al suono delle trombe tutti i morti risorgeranno riassumendo attraverso la reincarnazione le proprie sembianze.
Nella baraonda, che solo la mano di Dio può tenere a bada, tra i vari personaggi in piena ripresa fisica, ci sarà senz'altro il redivivo Lucio Atratino. Questo romano, furibondo e armato di clava, ha come unico scopo della sua nuova vita quello di mettersi alla ricerca dei responsabili del Parco Nazionale Riviera di Ulisse che, con la loro incapacità ed incuria, hanno permesso che il suo mausoleo, emblema della sua gloria e della sua grandezza, si tramutasse in una selva di erbacce infestata da ratti.
Non so quando questo atto di fede avverrà; ma semmai cosí fosse, i responsabili del Parco Riviera di Ulisse, autori di siffato sfregio, sono avvisati.
Un saluto.