Diciasettemila appartamenti dislocati a Roma. E' questo il patrimonio immobiliare dell'Enasarco, l'ente di previdenza integrativa dei rappresentanti del commercio, che invece di essere utilizzato per i propri associati o per fare cassa in caso di necessità finisce con l'essere un fondo da cui attingere per le regalie da offrire al potente di turno.
Così accade che ministri, sottosegretari, agenti segreti, sindacalisti, burocrati d'alto rango e naturalmente gli stessi manager dell'ente ottengano appartamenti prestigiosi ad affitti di favore, con la pssibilità di riscattarli a prezzi stracciati.
Lo rivela questa mattina in prima pagina il Fatto quotidiano, con un pezzo dal titolo in rima, "Che affarone per i potenti le case degli enti".
L'elenco dei fortunati
L'elenco dei beneficiari è lungo. "Qualche nome", scrive Daniele Martini, "Elio Vito (Pdl), ministro per i rapporti con il Parlamento, il leghista Roberto Castelli, viceministro delle Infrastrutture, Massimo Sessa, stretto collaboratore al Consiglio superiore dei Lavori pubblici di Angelo Balducci, quello della "cricca" del costruttore Diego Anemone. E poi: la signora Gioia Rabà, moglie del sindacalista Uil Brunetto Boco che allo stesso tempo è anche presidente dell'Enasarco, Girolamo Sirchia, ministro della Sanità nel passato governo di Silvio berlusconi, Donato Bonanni, figlio di Raffaele segretario della Cisl, benedetto Adragna (pd), senatore e questore di palazzo Madama, l'ex presidente del perugia calcio, Luciano gaucci, il fantomatico agente segreto Pio Pompa, quello dei dossier anti-Prodi".
Al pensionato si raddoppia l'affitto, al potente si tiene basso
Naturalmente non tutti gli appartamenti dell'Enasarco sono uguali e non tutti gli affittuari sono uguali. Nel patrimonio immobiliare dell'ente da 6 miliardi di euro ci sono anche grandi palazzine popolari, in cattivo stato, in cui vivono migliaia di inquilini. Scrive ancora Martini sul Fatto: "Qui può succedere che con gli affittuari l'Enasarco rinunci ai guanti bianchi e indossi quelli di ferro, imponendo a un pensionato al minimo il raddoppio o quasi dell'affitto appellandosi alla necessità di far rispettare le regole".
Ma le regole non sono uguali per tutti. "Agli affittuari di riguardo va il meglio del meglio, gli attici, le mansarde, gli appartamenti con affacci strepitosi, in quartieri di prestigio, dai parioli al Nomentano a Ponte Milvio, spesso con adeguata ristrutturazione preventiva a carico dell'ente prima della firma del contratto d'affitto", racconta il giornalista del Fatto.
A Castelli una mega casa a 600 euro al mese
Così il viceministro Roberto Castelli si è aggiudicato un appartamento vicino a Villa Pamphili, un bellissimo parco di Roma, per soli 600 euro al mese.
Il ministro Elio Vito, invece, si è accaparrato di un prestigioso appartamento a Ponte Milvio, più box e cantina a1.600 euro al mese. Mentre Massimo Sessa, alto dirigente del Consiglio superiore deilavori pubblici, si è aggiudicato una bellissima casa in uno dei quartieri più chic della Capitale, vicino a Villa Torlonia, per soli 1.250 euro.