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mercoledì 07 gennaio 2009 |
Nuova inchiesta sulla strage di via D'Amelio |
Svolta dopo le parole di un pentito.
La Procura: «Troppi aspetti oscuri» |
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Paolo Borsellino |
Diritto e Giustizia: «La strage di via D'Amelio, nonostante le sentenze passate in giudicato, presenta ancora molti aspetti oscuri». E' il commento del procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Sergio Lari, che coordina la nuova inchiesta aperta sull'attentato a Paolo Borsellino e agli agenti della scorta dopo le dichiarazioni rese dall'ex sicario palermitano, Gaspare Spatuzza. «Abbiamo concluso con il dichiarante Spatuzza - dice Lari - il verbale illustrativo, che doveva essere fatto entro i 180 giorni dall'inizio della sua collaborazione, adesso si devono fare i riscontri, valutare così la sua attendibilità per poi decidere se chiedere la sua ammissione al programma di protezione». |
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Via D'Amelio |
Questo passaggio è delicato per il futuro giudiziario del dichiarante. Infatti su Spatuzza, non solo dovrà esprimersi la procura di Caltanissetta, ma anche e soprattutto i pm di Palermo e Firenze. E' a Palermo che si riversano le maggiori dichiarazioni dell'ex capomafia che parla di omicidi ed episodi criminali, che in gran parte, anzi quasi tutti, sono già stati giudicati con sentenze definitive. Le rivelazioni di Spatuzza non aggiungono nulla di nuovo a questi fatti palermitani, tranne il fatto che precisa meglio il contesto di alcuni agguati e la dinamica con la quale sono avvenuti e un procurato aborto - episodio inedito - ai danni di una studentessa ordinato da un boss. E riconferma il coinvolgimento degli imputati già condannati.
La procura di Firenze ha aperto una nuova inchiesta sulle stragi del 1993 dopo aver interrogato Spatuzza, e anche i pm fiorentini dovranno valutare quanto di nuovo ha detto il dichiarante. Tornando alla strage di Via D'Amelio, il procuratore Lari dice: «E' ancora presto poter affermare che le rivelazioni di Spatuzza possano dare una svolta alle inchieste o capovolgere le sentenze, tutto quello che ci ha detto deve essere riscontrato e valutato con attenzione perché molti aspetti devono ancora essere chiariti».
«L'ipotesi di una revisione del processo - dice Lari - rimane un'opzione ancora molto lontana». «Il mio desiderio sarebbe quello di riversare le risorse di cui dispongo nel fare chiarezza sulla strage di via D'Amelio, poiché si tratta di uno dei fatti di cronaca più drammatici della storia italiana, che presenta ancora aspetti oscuri. Ma ho a disposizione nella Dda solo tre sostituti e un procuratore aggiunto. Rimane vuoto in Procura il posto di un procuratore aggiunto e di altri sette sostituti».
Monica Ceravolo per La Stampa |
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postato da: marinta |
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