|
Monday 11 October 2021 |
Elezioni a Latina, giravolta del M5S |
PD e M5S da acerrimi nemici a partners del sindaco Coletta |
 |
 |
M5s |
Latina: C'era una volta il PD meno L, il male assoluto per Beppe Grillo, per i meetup di Latina e per la loro musa ispiratrice, la consigliera regionale Gaia Pernarella. Era un partito malfidato, a cui reggere la stampella in Regione era per il M5s peggio di commettere un delitto. Mai con con il partito che prese - sono queste le dichiarazioni processuali di Salvatore Buzzi - ben 380.000 per campagne elettorali. |
Ma in politica, è risaputo, i cambiamenti sono all'ordine del giorno. dalle cene elettorali ai panini firmati "Mondo di mezzo" o "Il Libanese" del nuovissimo pub del manager, il passo è breve e così anche la Mafia capitale di Buzzi e Carminati (le condanne sono state emesse ma la mafia non è stata riconosciuta) in attesa dell'ultimo verdetto della corte di Cassazione, diventa una barzelletta all'italiana sulla quale mangiarci sopra.
Del resto, Latina e la sua provincia, Buzzi e la sua cooperativa 29 giugno la conoscevano bene. Amore platonico trasfuso anche nel "Buzzi's Burger" e, c'è da scommetterci, c'è chi da Latina ripagherà l'affetto ed anzi è già pronto a partire per assaggiare "Agro Pontino". Hamburger di Manzo da 100 grammi, hamburger di salsiccia da 100 grammi, mozzarella bacon e salsa Arizona, chi può perderseli?
Questione di salti di qualità e così anche un partito così denigrato come il pd, improvvisamente può diventare innocuo nell'immaginario grillino. Ma sì, in fondo, cosa importa se il giorno prima si è imputato al pd locale ed agli altri partiti storici di aver compiuto ogni tipo di misfatto, come del resto si era espressa proprio Gaia Pernarella commentando la vicenda di concorsopoli per la quale è sotto processo l'ex senatore Claudio Moscardelli?
"Procura, Squadra Mobile della Polizia e Guardia di Finanza - spiegava la Pernarella - meriterebbero una standing ovation per quanto fatto fino a ora perché con caparbietà sono riuscite a penetrare nel dettaglio, come verosimilmente non avviene solo nel settore sanitario, il funzionamento del sistema del consenso in provincia di Latina: dal Consigliere del piccolo comune al rappresentante istituzionale più elevato, ognuno con l'obiettivo, semplice, di perpetuare il proprio raggio di influenza e i propri interessi, personali e di bottega, indipendentemente da dove e con chi ci si schieri.
Un trasformismo, di fatto, dove il consenso diventa merito e quest'ultimo sparisce, emigra altrove, che nausea me e altrettanto la maggior parte dei cittadini che lo subiscono, particolarmente nella provincia dove risiedo e dove da anni vige il cosiddetto patto del Nazareno che su questa vicenda è ben evidenziato da reciproci, convenienti silenzi che viceversa, dove ogni opposizione è stata affievolita, talvolta diventano addirittura pretestuose e sguaiate difese: un mondo capovolto, piramidale e marcio contro cui ognuno di noi deve lottare".
Sta di fatto che tra le prime conseguenze di quella linea c'era stata la netta frattura tra il candidato del m5s Gianluca Bono ed il candidato a sindaco Coletta che invece aveva accolto a braccia aperte il partito democratico. Distanze rimarcate fino a pochi giorni prima delle elezioni. "Ci era sembrato - ha dichiarato Gianluca Bono al Messagero - che il PD volesse fagocitare Coletta e noi non volevamo correre lo stesso rischio. La base ha votato tre volte per una lista solitaria". Del resto due consiglieri comunali, Ciolfi ed Antoci, che si distaccano da Coletta, come avrebbero potuto mai tornare alla casa del padre?
Quando il gallo canta 3 volte però poi succedono sempre cose diverse da quelle che uno si aspetta.
Pare infatti che "la base", un termine vetero comunista che un tempo avrebbe fatto impallidire gli attivisti, abbia mutato nuovamente parere: succube o non succube del pd, il M5s di Gianluca Bono - almeno per 1 settimana - è destinato a convivere con Coletta ed il pd, e dunque al ballottaggio l'appoggio del m5s non mancherà. Come del resto l'appoggio della consigliera Gaia Pernarella alla Regione Lazio, dopo tanta 'ammuina', non è mancato. La farsa, anzi il patto del nazzareno, sono in tavola. La crostata, invece, è ancora in forno. |
|
postato da: nessuna |
|
|