|
venerdì 05 febbraio 2016 |
Le balle di Grillo sui finanziamenti elettorali |
|
 |
 |
. |
Politica: .
 |
.
"Per non ottenere i rimborsi elettorali saremo forse costretti a pagare 200mila euro, ecco l'ultima trappola dei partiti comminata al Movimento 5 Stelle contenuta in un emendamento al Milleproroghe che porta sempre la stessa firma: Boccadutri. I partiti si son dati ancora tempo, fino a giugno 2016 per depositare i documenti relativi al 2013 e 2014 alla commissione di controllo sui rendiconti dei partiti, nonostante abbiano fatto una leggina per non far controllare i loro bilanci e intascare integralmente il finanziamento pubblico. Il M5S ha rifiutato i 42 milioni di rimborsi elettorali spettanti e per questo nel 2013 non ha depositato documenti. Quindi i partiti per farci pagare questa rinuncia, si inventano una norma punitiva per il M5S".
Danilo Toninelli
Questo il post che sta girando sul blog di Beppe Grillo e di numerosi suoi sostenitori. Cosa c'è di vero?
Innanzitutto vediamo di capire una cosa, la sanzione di cui stiamo parlando nasce da qui:
LEGGE 6 luglio 2012, n. 96
Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, nonche' misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l'armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali. (12G0120) (GU n.158 del 9-7-2012 )
Avete letto con attenzione? La data della Legge n.96 è Luglio 2012, il post di Toninelli dice:
Il M5S ha rifiutato i 42 milioni di rimborsi elettorali spettanti e per questo nel 2013 non ha depositato documenti. Quindi i partiti per farci pagare questa rinuncia, si inventano una norma punitiva per il M5S
No, aspettate un secondo: la legge è del 2012, i 5 Stelle non presentano un bilancio nel 2013. Come può essere una norma punitiva fatta per far pagare ai 5 Stelle qualcosa se la norma viene scritta ed approvata un anno prima dei fatti? C'è qualcosa che non quadra.
Nel 2012 al governo c'era ancora Monti, che nel bene e nel male ha tentato di traghettare il paese in un momento di crisi; le norme votate in quei mesi sono state fatte nell'ottica di migliorare cose che non andavano. Non è mio compito esprimere un parere su quanto sia stato fatto da lui, ma basta studiarsi la legge del 2012 per trovare espresse ben chiare le norme da seguire, e i rischi per i partiti che non le seguissero.
Già nel 2013 Michele di Salvo, un blogger, aveva fatto chiarezza sulla cosa evidenziando i tre punti per cui il Movimento non stava rispettando la legge del 2012:

È dal 2012 che si rischiano sanzioni se non si rispettano le norme della Legge 96. Sia chiaro, è vero che Boccadutri e Carnone hanno presentato un emendamento al milleproroghe e che nello stesso si parla di sanzioni. Ma le sanzioni erano già previste in svariate misure. Sanzioni che non credo siano per ora mai state applicate, visto che lo stesso milleproproghe e l'emendamento proposto non fanno altro che spostare ulteriormente la data di presentazione dei bilanci. Anche questa è politica, nel 2012 si era deciso che i partiti avrebbero dovuto presentare il 15 giugno di ogni anno i documenti relativi, come spiegavano qui:

L'emendamento Carbone Boccadutri non fa altro che spostare il termine per la presentazione dei bilanci 13/14 al 15 giugno 2016, e inserisce (se verrà approvata) la possibilità di una sanzione per chi non rispetti la norma. Ma sanzioni di quel genere nella legge originale ce ne sono svariate. Non quantificate in termini monetari, e per ora non applicate o quasi. E se invece che un emendamento applicassimo davvero alla lettera tutto quanto previsto dalla Legge 96 del 2012, le sanzioni al movimento (e anche ad altri partiti probabilmente) fioccherebbero.
L'emendamento comunque per completezza d'informazione è questo:

La legge non accetta l'ignoranza. Se fai politica e ci sono norme da seguire, tu devi attenerti alle norme, o fare il possibile (se le reputi inique) di venire eletto e cambiarle dall'interno. Esattamente come le norme le devono seguire i cittadini.
Faccio un esempio sciocco, io ho negozio, e sono obbligato ad avere un registratore di cassa, un tempo lo usavo normalmente e mandavo i corrispettivi alla mia commercialista perché li controllasse. Fatto questo ero a posto con la legge. Poi si è deciso che i registratori fiscali andassero revisionati ogni tot scontrini, pagando un'agenzia esterna. E noi commercianti ci siamo dovuti adeguare (ingrassando gente che fino a ieri al massimo ci vendeva un registratore fiscale ogni tot anni, quando si rompevano magari). Poi è stata introdotta la "memoria fiscale" degli stessi. Per cui il mio registratore di cassa ogni tot scontrini va sostituto (e vi assicuro costa un botto), anche se funziona ancora alla perfezione. Sono spese, che non reputo necessarie, e che favoriscono qualcuno (chi vende, produce e fa assistenza agli stessi registratori) a discapito di qualcun altro (io che sono obbligato a pagare). Ma la legge è quella, se non mi va bene posso cercare di far qualcosa perché venga cambiata, ma fino a che la legge c'è devo attenermi alla stessa.
Il Movimento non ha (per ora) rispettato le norme (quelle del 2012), e non sembra avere intenzione di presentare nulla entro il 15 giugno 2016, ma invece di glissare sulla cosa e far finta di nulla, si lamenta dicendo che le norme sono un sistema per punire il partito.
Quando è abbastanza lampante che siano norme che colpiranno chiunque non si attenga alle regole decise (se l'emendamento verrà approvato).
Così non va, mi ricorda tanto (troppo) quei movimenti online che inneggiano al non pagare le tasse, che si rifiutano di pagare le multe, che cercano vie di scampo dai debiti. Non un partito politico che potrebbe, prima o poi, governare il paese.
maicolengel at butac.it
Di rimborsi elettorali e Movimento 5Stelle aveva già parlato Neil:

Avendo contatti su Facebook che vengono da diverse correnti politiche, mi capita spesso di incappare in piccole perle - immagini che dicono tutto e nulla e possibilmente male - e questa volta, stranamente, il Movimento 5 Stelle è la vittima:


Il messaggio è abbastanza chiaro: loro dicono in giro che non prendono niente, ma in realtà i soldi li prendono eccome!
In questo caso possiamo proprio parlare di informazione a metà, dati piegati alla propaganda, non so da parte di chi - ho le mie idee sulla provenienza, ma non essendo firmata taccio - che dicono nella sostanza una cosa vera, ma male.
Partiamo dalla prima frase. "Vi raccontano che non prendono un Euro, ma..." fino al ma è anche vero, dipende cosa si intende però: il Movimento 5 Stelle è l'unico che non ha ricevuto il rimborso elettorale. Nella realtà ha dovuto rinunciare non avendone il diritto, non essendo in linea con i requisiti per poterli ricevere, ma rimane il fatto che quei soldi non li ha presi finora, questo è il dato di fatto. Ciascuno può trarne le conclusioni che vuole, ovviamente.
Cosa sono quelle cifre allora? Come in realtà c'è anche scritto, quelle sono le cifre stanziate dal Parlamento per il Finanziamento ai Gruppi Parlamentari per l'anno 2014. E che roba è? Molto semplicemente questi sono i soldi che il Parlamento eroga perché i gruppi parlamentari possano lavorare, pagare le spese come per esempio cancelleria e dipendenti, perché l'attività parlamentare non si fermi.
Siamo d'accordo tutti: rimborsi elettorali, finanziamento ai gruppi parlamentari e stipendi dei parlamentari fanno insieme un gruzzolo non indifferente, anzi parliamo di una montagna di soldi. Fermiamoci però un attimo a riflettere, soprattutto nel caso del Movimento 5 Stelle. Se non prendono i soldi del rimborso elettorale (che potrebbero prendere mettendosi in regola) in qualche modo devono avere i fondi per portare avanti l'attività parlamentare. Certo, ognuno di loro prende un bello stipendio - che in parte restituiscono - ma non ha senso che si accollino anche le spese per quella che dovrebbe essere la loro attività principale.
Non voglio esprimere un giudizio sulle cifre o sulla qualità del lavoro dei parlamentari - di qualunque gruppo. Credo che l'opinione generale sia che sono troppi soldi, questo è chiaro. Però gli altri partiti non hanno rinunciato a questi soldi o ai rimborsi, non capisco la morale della immagine. Incredibilmente le due cifre sono esatte, ma per rimanere nella tradizione delle piccole perle, il conto è a casaccio.
Esiste l'obbligo dal 2012 di rendicontare le spese in questione - cosa molto positiva, ma anche se risparmiano qualcosa poi se lo tengono, mah - e sul sito del movimento possiamo trovare esattamente le stesse cifre per l'anno 2014: gli oltre due milioni al Senato e gli oltre quattro milioni alla Camera. Il conto che viene fatto però è una stupidata perché ogni anno le cifre sono diverse e vengono stabilite ogni anno, anche considerando il numero di membri dei gruppi. Infatti nel 2013 alla Camera ricevettero € 3.798.912 e al Senato € 2.567.283.
La conclusione è molto semplice: impariamo a distinguere informazioni da propaganda, è una cosa fondamentale per lo sviluppo della democrazia. Ovviamente questo vale per tutti quanti, qualsiasi sia la bandiera dietro la quale ci si riconosce.
neilperri at butac.it |
|
postato da: marinta |
|
|