Carmena, infatti, era stata chiara: il comune "non è dei cattolici", e quindi sarebbe stato opportuno tenere in considerazione tutte le sensibilità, comprese - ça va sans dire - quelle dei non credenti. L'idea, allora, era stata quella di "delocalizzare" luminarie, buoi e asinelli, così da accontentare anche le periferie.
Inutile dire che i commercianti erano subito insorti, anche perché le attrazioni natalizie hanno sempre portato nel centro madrileno migliaia di turisti, con chiari effetti benefici sulle casse di negozi e ristoranti. Scontata la retromarcia: il presepe s'è fatto, anche se ridotto a otto metri, anziché i consueti e tradizionali cinquanta.
Ma l'idea del "Natale multiculturale" non è caduta nel dimenticatoio, tant'è che la giunta comunale ha deciso di apportare qualche cambiamento alle storiche sfilate dei Re Magi, che affollano le strade cittadine ogni 5 gennaio, vigilia dell'Epifania.
In nome della parità di genere, Manuela Carmena ha stabilito che in due dei cortei Gaspare e Melchiorre saranno donne. Niente gonne, però: le figuranti avranno una barba posticcia, il che "è tutto molto dignitoso", ha osservato la sindaca. Baldassarre, però, sarà uomo, è stato subito precisato: essendo per tradizione di colore, la "parità etnica" è garantita.
Il Foglio