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Palazzo Caetani restaurato, spuntano le prime rughe dopo il lifting. Presto facciate da rifare |
Cisterna: Palazzo Caetani, edificio storico di Cisterna e uno dei più importanti dell'intero Agro Pontino, testimonianza della nobile famiglia dei Caeteni nella città, è stato recentemente restaurato grazie ai finanziamenti europei del PLUS. Anche per questo lavoro, come è stato (ed è ancora) per il rifacimento in sampietrini di Corso della Repubblica e per la pista ciclabile, non mancano però le polemiche. Per capirne il perché basta fare un giro intorno al palazzo e dare un'occhiata alle mura: i lavori non sono fatti a dovere, e a poche settimane dallo smontaggio dei ponteggi, già si intravedono i punti deboli di un'operazione sbagliata a partire dalle tecniche utilizzate.
LE TECNICHE. A far notare le criticità di questi lavori è Gianni Granati dell'Associazione Eupolis, esperto nel campo dell'edilizia da oltre 30 anni. "La tecnica utilizzata per fare il restauro consiste nel posare una rete porta intonaco, ma quella utilizzata per Palazzo Caetani è fuori misura. Questa va posata a una distanza dal supporto stesso di circa 0,7 mm, mentre qui è stata fissata direttamente al supporto e non spessorata. Per posare questo tipo di rete (che ha una maglia di 0,6 cm x 0,6 cm, con la parte frontale e la profondità di circa 0,5 mm) ci vogliono circa 3,5 cm di calcestruzzo, così da ottenere una consistenza solida e duratura, ma l'imbotto in travertino era in quasi tutto il palazzo minore di questa misura, raggiungendo talvolta la profondità di circa 2,5 cm. I conti non tornano, l'intonaco finito non può avere una sporgenza superiore all'imbotto. Però se non viene messa la giusta quantità di calcestruzzo c'è il rischio che alla fine del lavoro la stessa rete rinfacci all'esterno". Proprio quello che sta succedendo a Palazzo Caetani, ed è evidente su tutte le sue facciate. Oltre a una visibile perdita che ha già rovinato un lato con una gigantesca macchia di umidità, è il segno della rete a spiccare, a causa del sottile strato di calcestruzzo spalmato sui muri, non sufficiente a coprirla e inferiore allo spessore richiesto di regola. Ora il rischio è di ritrovarsi fra pochi anni con una facciata da rifare, quindi con un enorme spreco di risorse. "Per il cortile interno sono stati utilizzati materiali non idonei, ossia dei miscelati. Questa scelta, unita a quanto già detto in precedenza, ha sicuramente portato un risparmio che fra materiali e manodopera si aggira intorno ai centomila euro. Questo palazzo è una ricchezza per noi, per la nostra storia e per la nostra città. Si doveva esigere un lavoro ad opera d'arte, e invece ci ritroviamo con la rete e i buchi già in bella vista. Sarebbe bastato usare materiali elastomerici a base di fibra, in regola con le belle arti, per evitare di posare la rete e per non avere tutti questo problemi".
L'AMMINISTRAZIONE. Al danno però va ad unirsi la beffa. Questo infatti è un lavoro pubblico, e in quanto tale esige che ci sia una commissione del Comune che, insieme all'impresa incaricata, vigili sull'adeguato svolgimento e sul risultato ottenuto, nonché dia il permesso per poter smontare i ponteggi, azione che determina la chiusura del cantiere e la fine ufficiale dei lavori. I ponteggi a Cisterna sono stati tolti, quindi la logica indurrebbe a pensare che il Comune nella persona del dirigente dei lavori abbia dato il consenso. Ma allora perché ora l'amministrazione vorrebbe contestare i lavori? "In questa maggioranza è un continuo scaricarsi le colpe a vicenda, nessuno che si assume le proprie responsabilità: sono tutti votati al menefreghismo. Parlando con alcuni esponenti della maggioranza mi è stato confermato che i lavori non sono fatti ad opera d'arte e in quanto tale verranno contestati. Ma che senso ha farlo ora che i ponteggi sono stati smontati, e quindi dopo che il Comune ha accettato il risultato? La verità è che ci troviamo guidati dal gruppo dei soliti vecchi avvoltoi da una parte e di giovani che non sanno ribellarsi dall'altra, e in tutto questo la colpa è del Sindaco Della Penna che è assente e ha lasciato il paese allo sbaraglio. Mancano la trasparenza e l'onestà tanto decantate in campagna elettorale, ma anche le capacità di gestire una città, e questo caso, come molti altri, lo dimostra", continua Granati. "Io sono sempre aperto e disponibile per un confronto pubblico con chiunque di questa amministrazione sia disposto a parlare e a discutere sulle mie dichiarazioni e riguardo quanto affermato in precedenza, e colgo l'occasione per chiedere che si pubblichi il capitolato dei lavori di Palazzo Caetani".
Fonte:corrieredilatina |