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giovedì 09 ottobre 2014 |
Ebola spaventa il mondo, 6 casi sospetti in Spagna |
Ebola: Usa, un nuovo caso. Ricoverato il vicesceriffo di Dallas. Germania, ricoverato il terzo contagiato |
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Ebola: ospedale Dallas, morto paziente 'zero' |
Sanità: Oltre al caso accertato dell'infermiera spagnola, a Madrid ci sono sei casi sospetti di Ebola. L'ultimo bilancio dell'ospedale Carlos III di Madrid parla, al momento, di sette persone ricoverate, tra cui il caso dell'infermiera già accertato. "Questa sera (ieri, ndr) abbiamo accolto due medici e un'infermiera", ha dichiarato un portavoce. I due medici erano stati a contatto con la paziente contagiata, che aveva assistito i due religiosi spagnoli che avevano contratto il virus in Africa, morti rispettivamente il 12 agosto e il 25 settembre.
In Italia torna a rassicurare il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervistata dal Messaggero. "Dobbiamo tracciare gli operatori e più in generale tutti i viaggiatori che tornano o arrivano in Europa dai paesi a rischio'', e inoltre ''inviare dei medici europei anche negli aeroporti africani di partenza, che facciano prevenzione e informazione''. Così il ministro al quotidiano di via del Tritone. ''Il caso del medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani è un non caso. Non è malato di Ebola, i test sono risultati negativi'', sottolinea Lorenzin. ''C'è forse stato un eccesso di precauzione. Ma meglio così, meglio essere prudenti per evitare casi come quelli dell'infermiera spagnola contagiata''. ''Stiamo pensando con la cooperazione e le nostre Ong se sia possibile realizzare una 'zona di decompressione per tutti i cooperatori per un periodo di 21 giorni prima di tornare in Europa: avremo la certezza che in nessun modo potranno esserci contagi'', spiega Lorenzin. ''Le missioni in West Africa sono fondamentali: contribuiscono a fermare il contagio. E fermarlo è nell'interesse di tutto il mondo, compresa l'Italia. Se non riusciamo a limitarlo, prima che i contagiati arrivino a quota 20mila, tutto sarà molto più complicato''.
Nuovo caso a Dallas, negli Usa, dopo la morte del paziente 'zero' americano. Un paziente con sintomi simili a quelli dell'epidemia e' stato ricoverato d'urgenza al Texas Presbyterian da un ambulatorio della cittadina di Frisco, un sobborgo della metropoli texana. Il malato sostiene di aver avuto contati con Thomas Duncan, il "paziente zero" morto di Ebola, ha detto un portavoce di Frisco. Una diagnosi ufficiale non e' stata ancora fatta, ma i medici preferiscono sbagliare per eccesso di cautela avendo la persona detto di aver di recente viaggiato in Africa Occidentale.
Per Obama la lotta al virus è una priorità sicurezza nazionale. "Sin dal primo giorno", gli Usa considerano la lotta alla diffusione del virus Ebola "una priorità della sicurezza nazionale", ha affermato il presidente Obama in una conference call con funzionari statali e locali. Anche se, ha aggiunto, gli Usa hanno i migliori medici del mondo, hanno prontamente adottato misure di prevenzione e il virus non si trasmette per via aerea, e per questo "le possibilità di una diffusione di Ebola negli Stati Uniti rimangono estremamente basse".
Intanto in Australia un'infermiera di 57 anni, tornata pochi giorni fa dopo un mese di lavoro con la Croce Rossa in un ospedale per malati di ebola in Sierra Leone, è stata sottoposta ad analisi e rimane sotto osservazione, nel timore che possa aver contratto il letale virus. Sue Ellen Kovack è tornata in apparente buona salute alla sua città di Cairns nel nordest dell'Australia, ma si è presentata martedì mattina in ospedale con una lieve temperatura di 37,6. La direttrice del dipartimento Sanità del Queensland Jeannette Young, ha detto che Kovack ha indossato sempre dispositivi di protezione individuale quand'era in Sierra Leone, senza alcuna infrazione. "Ha solo una lieve temperatura, è sotto esame da specialisti di malattie infettive ed è stata sottoposta ad analisi del sangue, i cui risultati dovrebbero essere disponibili entro domani", ha aggiunto. Young ha assicurato che non vi è alcun rischio per la comunità locale. "E' stata solo in casa sua e ora è in isolamento in ospedale", ha detto. Non è la prima volta che le strutture sanitarie australiane hanno attuato la loro strategia sul rischi ebola. A settembre vi sono stati tre casi di persone tornate dall'Africa con sintomi sospetti, ma hanno tutte dato risultati negativi.
ANSA
Ebola, ricoverato in Germania il terzo contagiato
Arrivato dalla Liberia, si trova all'ospedale di Lipsia
Un dipendente sudanese dell'Onu, contagiato dal virus Ebola, è arrivato questa mattina su un volo speciale a Lipsia proveniente dalla Liberia, per essere curato. Sono tre attualmente i malati affetti dalla febbre emorragica curati in Germania.
"E' stato ricoverato presso la clinica di Lipsia che dispone di un centro di cure specializato", ha precisato il portavoce del ministero della Sanità della Sassonia, Ralph Schreiber.
Lo scorso 4 ottobre il primo dei tre malati ad essere curato in Germania è stato un esperto senegalese dell'Organizzazione mondiale della sanità, che è riuscito a guarire e ha lasciato l'ospedale di Amburgo. Un altro paziente, un medico ugandese che lavora per un'ong italiana, è in cura presso un ospedale di Francoforte. TMNews
Usa, un nuovo caso di Ebola: ricoverato il vicesceriffo di Dallas
Entrò nell'appartamento di Duncan, morto ieri
Un vice sceriffo della contea di Dallas, in Texas, ha mostrato i sintomi dell'Ebola, dopo che nei giorni scorsi era entrato nell'appartamento in cui viveva Thomas Eric Duncan, il malato liberiano morto ieri. Lo hanno riferito le autorità di Frisco, la cittadina in cui vive l'uomo, Michael Monnig.
Monnig è stato ricoverato a Frisco per problemi di stomaco, poi è stato trasferito all'ospedale Texas Health Presbyterian di Dallas per "possibile esposizione al virus Ebola". Era stato per circa mezz'ora nell'appartamento in cui Duncan aveva vissuto, dopo che questi era stato ricoverato il 28 settembre. Le autorità hanno precisato che l'uomo non era stato inserito nella lista dei 48 monitorati, proprio perché non era mai entrato in contatto diretto con il liberiano. Potrebbe però aver avuto contatti con i suoi familiari. Secondo le autorità di Frisco il rischio che Monnig sia stato contagiato è minimo.
Intanto Tom Frieden, il direttore dell'istituto americano per la salute Centers for Disease Control and Prevention, ha tenuto una conferenza stampa sulla malattia. "Qualsiasi cosa faremo, non potremo ridurre a zero il rischio in questo Paese", ha detto. E sul nuovo paziente ha aggiunto: "Stiamo parlando di qualcuno che non ha avuto un contatto definito o sintomi definiti di Ebola, di cui ci si sta occupando. Stiamo controllando gli altri 48 e nessuno di loro sinora ha avuto febbre o sintomi". TMNews |
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postato da: SteveRogers |
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